Una scorciatoia nell’universo

Dicono che disponiamo di almeno 14 sensi e quando siamo a contatto con la natura

e si risveglia la nostra essenza animale si attivano tutti.

Una tendenza anosmica

“come una vecchia strada in cui il Tempo, ormai alle porte del deserto, ha scritto la brusca fine del nostro mondo”

un arabesco ragniforme in cui identificare la vita.

Pietà per le pupille

attraversami il corpo come un’onda luminosa

anche qui è passato il fuoco

curvavi le unghie attorno alle mie costole ossute come se stessi sbucciando un’arancia appena colta.

L’arcobaleno, a spiegarlo perde la sua magia,

vendersi al peggior offerente e una notte indovinare il mistero celato dall’alba:

“Che persona sei?”

“Una persona che ha il coraggio di piantare tutto per uno sguardo”.

Vastità bianche

Vengo da un regno estraneo,

vengo da un’isola illuminata,

vengo dagli occhi di una donna.

Discendo attraverso il giorno, pesantemente.

Musica perduta mi accompagna.

Una pupilla carica di frutta si addentra in ciò che vede.

La mia fortezza,

la mia ultima linea

la mia frontiera con il vuoto,

oggi ha ceduto.

Rafael Cadenas

In stato d’assedio

Oxcarbazepina omne in die.

Ti sei liberata da un sogno e hai detto:

Sono andata dove va l’edera in inverno,

e per lo stesso motivo.

Il mio corpo trova specchi e ride di me,

una curva accennata che sega la spina dorsale,

il deserto attorno alle anche,

una giungla nelle mie tonsille.

Il mio sangue un mantello rosso, mai indossato là fuori.

.. already am, always was, and I still have time to be...